«Gesù aiuta»: parole di una persona disabile con problemi psichiatrici gravi e poi ben compensata, parole radicate nello spirito degli operatori e quindi nel suo Spirito. Di cui si è tenuto conto. Empatia sanante non solo nella dimensione psicofisica. E sanante anche noi.

Gesù mi aveva aiutato dandomi la possibilità di essere medico delle persone più in difficoltà e di chi le assisteva. E di vederne i risultati. E di rafforzarmi nella professione e nella fede.

Quella volta ho detto sì ed è rimasto un arricchimento profondo della mia vita, un dono che ho ricevuto, molto maggiore della solidarietà che ho cercato di dare.

Pio XII affermò: «La medicina è un atto di carità, non sentimento superficiale legato al piacere o all’interesse, soggetto alle fortune della ricchezza o della povertà», «una medicina che voglia essere veramente umana deve rivolgersi alla persona tutta intera, corpo e anima…».

Io ho avuto il grande dono di avere maestri, iniziando da mio padre, che mi hanno insegnato nei fatti questa autentica medicina e a quale persona la mia professione si rivolge.

Quanto ho vissuto è stata una conferma.

di Leonardo Antico

I medici si raccontano -

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